A causa dei lavori per il raddoppio per il passante ferroviario si comunica che Via Buonriposo verrà chiusa tra Piazza Ponte Dell’Ammiraglio e Via F. La Colla per due giorni dalle ore 22.30 alle ore 06.00 del giorno successivo
VIA BUONRIPOSO LA……..”PORTA” DI PALERMO
Può sembrare assurdo ma un budello di strada è diventata fondamentale per la mobilità in uscita e in entrata della città di Palermo e un buio cavalcavia ferroviario la…… vera “porta” della città.
Una vera bolgia infernale ad alto rischio, soprattutto per i pedoni, che immette in un altra bolgia, piazza Scaffa.
In questa strada in soli cinque mesi si sono verificati due incidenti mortali.
“I marciapiedi sono occupati da auto parcheggiate, creando problemi a pedoni, persone con disabilità e mamme con passeggini. Il marciapiede sotto il tratto del cavalcavia è molto stretto e buio e costringe i pedoni a camminare sulla carreggiata. Si tratta di una strada a doppio senso che aumenta il rischio per i mezzi pesanti, compresi i pullman, i quali non dovrebbero transitare in questo tratto.
Inoltre, pochi metri prima del sottopassaggio, si trova una fermata Amat, collocata sul marciapiede, anche in questo caso occupato da auto in sosta. I pedoni sono dunque costretti a sostare sulla carreggiata per aspettare l’arrivo dell’autobus. L’illuminazione sotto il cavalcavia è insufficiente e peggiora la situazione nelle ore serali. La segnaletica verticale e orizzontale non evidenzia adeguatamente i passaggi pedonali e i tratti più critici.”
Questa descrizione desolante è stata fatta da una consigliera comunale di maggioranza, Tiziana D’ Alessandro.
Ma la consigliera non si è limitata a denunciare la drammatica situazione ma ha fatto delle richieste : “Ritengo urgente un sopralluogo congiunto tra il servizio di Viabilità e Mobilità urbana, polizia municipale, Amat e Ast, per definire interventi immediati.
Inoltre è’ necessario valutare limitazioni al transito dei mezzi pesanti sotto il calvalcavia e predisporre regolamentazioni più stringenti per evitare la sosta irregolare sul marciapiede. Sono da prendere in considerazione – conclude – interventi per migliorare la segnaletica stradale e l’illuminazione, mettere in sicurezza le fermate Amat e ampliare i marciapiedi. Bisogna evitare in tutti i modi altre tragedie”.
Finalmente sembra che si voglia smuovere ” l’ immobilismo amministrativo” che da sempre copre la vicenda.
Purtroppo si tratta di un tentativo apprezzabile ma non sufficiente: se anche queste proposte fossero attuate, non risolverebbero il problema ma renderebbero meno caotica la situazione della zona.
Per risolvere il problema ci vuole altro : nuove infrastrutture ( strade, ponti, parcheggi ecc. ecc.) e una nuova visione della città.
Ma per fare questo ci vogliono progetti, soldi e….volontà politica.
Tutte cose che mancano .
VIA BUONRIPOSO LA……..”PORTA” DI PALERMO
Può sembrare assurdo ma un budello di strada è diventata fondamentale per la mobilità in uscita e in entrata della città di Palermo e un buio cavalcavia ferroviario la…… vera “porta” della città.
Una vera bolgia infernale ad alto rischio, soprattutto per i pedoni, che immette in un altra bolgia, piazza Scaffa.
In questa strada in soli cinque mesi si sono verificati due incidenti mortali.
“I marciapiedi sono occupati da auto parcheggiate, creando problemi a pedoni, persone con disabilità e mamme con passeggini. Il marciapiede sotto il tratto del cavalcavia è molto stretto e buio e costringe i pedoni a camminare sulla carreggiata. Si tratta di una strada a doppio senso che aumenta il rischio per i mezzi pesanti, compresi i pullman, i quali non dovrebbero transitare in questo tratto.
Inoltre, pochi metri prima del sottopassaggio, si trova una fermata Amat, collocata sul marciapiede, anche in questo caso occupato da auto in sosta. I pedoni sono dunque costretti a sostare sulla carreggiata per aspettare l’arrivo dell’autobus. L’illuminazione sotto il cavalcavia è insufficiente e peggiora la situazione nelle ore serali. La segnaletica verticale e orizzontale non evidenzia adeguatamente i passaggi pedonali e i tratti più critici.”
Questa descrizione desolante è stata fatta da una consigliera comunale di maggioranza, Tiziana D’ Alessandro.
Ma la consigliera non si è limitata a denunciare la drammatica situazione ma ha fatto delle richieste : “Ritengo urgente un sopralluogo congiunto tra il servizio di Viabilità e Mobilità urbana, polizia municipale, Amat e Ast, per definire interventi immediati.
Inoltre è’ necessario valutare limitazioni al transito dei mezzi pesanti sotto il calvalcavia e predisporre regolamentazioni più stringenti per evitare la sosta irregolare sul marciapiede. Sono da prendere in considerazione – conclude – interventi per migliorare la segnaletica stradale e l’illuminazione, mettere in sicurezza le fermate Amat e ampliare i marciapiedi. Bisogna evitare in tutti i modi altre tragedie”.
Finalmente sembra che si voglia smuovere ” l’ immobilismo amministrativo” che da sempre copre la vicenda.
Purtroppo si tratta di un tentativo apprezzabile ma non sufficiente: se anche queste proposte fossero attuate, non risolverebbero il problema ma renderebbero meno caotica la situazione della zona.
Per risolvere il problema ci vuole altro : nuove infrastrutture ( strade, ponti, parcheggi ecc. ecc.) e una nuova visione della città.
Ma per fare questo ci vogliono progetti, soldi e….volontà politica.
Tutte cose che mancano .